Avvento 2024
PODCAST AVVENTO 2024 – In cammino verso Natale
- 1 dicembre 2024 – PRIMA DOMENICA D’AVVENTO
Audio di Don matteo
Audio di Thomas e Tamara, accompagnatori dei genitori dei ragazzi di Iniziazione Cristiana.
- 8 dicembre 2024 – SECONDA DOMENICA D’AVVENTO
Audio di Don Matteo.
Audio di Mauro, lettore durante le celebrazioni.
- 15 dicembre 2024 – TERZA DOMENICA D’AVVENTO
Audio di Don Matteo.
Audio di Cristina, responsabile Caritas parrocchiale.
- 22 dicembre 2024 – QUARTA DOMENICA D’AVVENTO
Audio di Don Matteo.
Audio di Silvio, ministrante durante le celebrazioni.
L’Avvento è il tempo dell’attesa. Dell’attesa che fa riferimento a una venuta, quella del Signore Gesù, il Figlio di Dio, l’unico Salvatore del mondo. Il popolo cristiano, in questo tempo forte dell’anno liturgico, vive la propria fede rinnovando la consapevolezza gioiosa di una triplice venuta del Signore, quella di cui parlano anche i Padri della Chiesa.
Una prima venuta, della quale fare grata memoria, è quella del Figlio di Dio nella storia degli uomini, al momento dell’Incarnazione. Una seconda venuta è quella che si realizza nell’oggi della vita, e che è incessante. Essa prende forma in una molteplicità di modi, a cominciare dall’Eucaristia, presenza reale del Signore in mezzo ai suoi, per continuare con i sacramenti, la parola della divina Scrittura, i fratelli, soprattutto se piccoli e bisognosi. Una terza venuta, da attendere nella speranza, è quella che si realizzerà alla fine dei tempi, quando il Signore ritornerà nella gloria e tutto sarà ricapitolato in lui.
Così, nel tempo dell’Avvento il popolo cristiano è chiamato a rinnovare la consapevolezza che la sua vita è tutta contenuta nel mistero di Cristo, Colui che era, che è e che viene. Anche per questo, l’Avvento è un tempo marcatamente “mariano”. La SS. Vergine è colei che in modo unico e irripetibile ha vissuto l’attesa del Figlio di Dio, è colei che in modo singolare è tutta contenuta nel mistero di Cristo.
Entrando in questo tempo con l’atteggiamento interiore di chi si prepara a vivere un periodo di conversione e di rinnovamento, orientando con decisione la propria vita al Signore Gesù.
La Chiesa, con l’anno liturgico, ci offre periodicamente la grazia di vivere momenti spiritualmente forti, occasioni propizie per ritrovare lo slancio del cammino verso la santità. Nell’Avvento un tale slancio ha un tono singolare, che è quello della gioia. La gioia al pensiero che il Signore si è già mostrato nel suo volto di amore misericordioso e inimmaginabile. La gioia al pensiero che il Signore è nostro contemporaneo e vicino oggi, nel presente della nostra esistenza, nella quotidianità semplice delle nostre giornate. La gioia al pensiero che il futuro non è avvolto nell’oscurità, ma risplende della luce del Cielo di Dio in Cristo.
Tutto questo diventa esperienza di vita anche in virtù di un cammino personale e comunitario di conversione, fatto di una più intensa e prolungata preghiera, di una qualche forma penitenziale e di distacco dalla mentalità del secolo presente, di una carità più generosa e autenticamente cristiana.
La liturgia, per il tramite dei riti e delle preghiere, conduce alla partecipazione attiva del mistero celebrato. Pertanto, nella celebrazioni del tempo di Avvento, deve trasmettere il senso dell’attesa tipico dell’Avvento. Lo deve fare con le sue preghiere, con il suo canto, con il suo silenzio, con i suoi colori e con le sue luci. In tutto deve farsi presente il mistero del Signore che viene, lui che è il Principio e la Fine della storia; in tutto deve rendersi in qualche modo toccabile la gioia vera e sobria della fede; in tutto deve trasparire l’impegno per il cambiamento del cuore e della mente per un’appartenenza più radicale a Dio.